Tecnica fotografica: creare immagini HDR.

Tecnica fotografica: creare immagini HDR.

 

Tecnica fotografica: scattare in HDR.

Recentemente sono stato impegnato in un servizio fotografico all’interno di un appartamento da poco ristrutturato. Si tratta di un piccolo immobile di 60 mq composto da un ampio ingresso open space, cucina abitabile, una stanza e bagno. Per maggiori dettagli clicca qui. http://www.rosagorgoglione.it/wordpress/?p=674

Prima di analizzare la tecnica utilizzata per questo tipo di fotografie, scattare in HDR (High Dynamic Range, Ampia gamma dinamica), usata per ottenere un ampio intervallo tra le aree visibili più chiare e quelle più scure, mi vorrei soffermare sull’attrezzatura necessaria per questo tipo di fotografie.

Innanzitutto un corpo macchina reflex dovendo utilizzare in manuale le impostazioni di scatto (diaframmi, tempi, messa a fuoco, bilanciamento del bianco). Come obiettivo, trattandosi di piccoli spazi da fotografare, è meglio usare un obiettivo grandangolare; nel mio caso è un 12mm. Bisogna fare attenzione all’inclinazione dell’obiettivo durante le fasi di scatto che deve essere assolutamente perpendicolare al pavimento per evitare la distorsione delle linee verticali (muri e profili delle porte risulteranno inclinati) che se è lieve si può correggere in post produzione ma, se è eccessivamente marcata, la fotografia risulterà fortemente compromessa.

Altro elemento fondamentale è l’utilizzo di un buon treppiede perché, come vedremo più avanti, dovendo fare almeno 5 scatti della stessa inquadratura con tempi di scatto diversi, è necessario che la macchina sia ferma. Infine, è meglio scattare utilizzando un comando remoto per evitare il micro mosso dovuto alla pressione sul pulsante dello scatto.

Il diaframma è meglio impostarlo a f/8 perché così è garantita una profondità di campo necessaria per avere tutto a fuoco. Per controbilanciare la chiusura del diaframma a f/8 (la foto in interni potrebbe risultare sottoesposta, quindi scura) possiamo intervenire sugli ISO, aumentandoli. Non c’è timore ad alzare questo parametro perché oramai le nuove reflex al alti ISO producono un ”rumore” molto basso. Quindi, se le condizioni di luce dell’ambiente lo richiedono posso, se necessario, portare gli ISO a 600 – 800.

Per quanto riguarda la messa a fuoco una volta trovata con la pressione del mezzo scatto è consigliato spostare la levetta della messa a fuoco in manuale per bloccarla, per evitare che i 5 scatti consecutivi della stessa inquadratura, che saranno poi fusi insieme in un unico scatto, abbiano messe a fuoco diverse.

Ma ora entriamo nel merito di questa tecnica fotografica. Poniamo nel nostro caso di fotografare un ambiente, come quello mostrato, che ha diverse sorgenti di luce: faretti a soffitto, luci sottopiano e la luce proveniente da una finestra in pieno giorno.

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Potrebbe risultare difficile trovare la giusta esposizione usando un singolo scatto per via delle diverse fonti di luce presenti nell’ambiente. Quindi se sottoespongo per vedere meglio i dettagli della finestra potrebbe, invece, risultare molto scuro il resto dell’inquadratura. Di converso se sovraespongo per evidenziare i dettagli dell’ambiente la finestra risulterà “bruciata”.

Di seguito due esempi di immagine sovra e sottoesposta

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Quindi, se della medesima inquadratura facciamo 5 scatti, lasciando fisso il diaframma (f/8) per evitare che venga influenzata la profondità di campo, mentre varieremo solo i tempi, effettuando la 1° foto con la corretta esposizione, per la 2° e la 3° diminuiremo di 1 e 2 stop i tempi di scatto, mentre per la 3° e la 4° foto aumenteremo di 1 e 2 stop i tempi di scatto. Avremo così 5 scatti di cui uno correttamente esposto, 2 sottoesposti ed infine, 2 sovraesposti. In questa maniera potremo gestire in post produzione la più ampia gamma dinamica, appunto l’HDR.

E’ necessario avere un po’ di pazienza per questo tipo di fotografie; per un servizio fotografico del genere possono essere impiegate diverse ore di lavoro. Ma alla fine se si impostano i parametri correttamente il risultato sarà sorprendente.

A questo punto ci si chiede come unire questi 5 fotogrammi in uno solo? Si può usare Photoshop seguendo questo percorso: File, Automatizza, Unisci come HDR Pro, seleziono i 5 fotogrammi e premo OK.

Photoshop

Alla fine di una lunga elaborazione si apre una nuova maschera con la foto fusa.

Lavoro finito? No, siamo appena all’inizio perché l’aspetto iniziale di questa foto non è dei migliori, anzi è dei peggiori, ma qui inizia, appunto, il primo passaggio del lavoro.

Così si mostra la fotografia appena fusa, appare piatta, dai colori sbiaditi e poco contrastata. In fondo vengono mostrate le 5 foto originarie con le diverse esposizioni che con un semplice click posso eliminarle o meno a seconda delle necessità.

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Sul lato destro di questa nuova maschera ci sono diversi comandi per variare le impostazioni per migliorare l’aspetto di questa foto. Volendo, nella tendina in alto, (Predefinito) ci sono alcuni preset.

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Si può provare uno ad uno per vedere l’effetto che ha sulla fotografia, ma personalmente non ne ho mai trovato uno che mi piacesse.

Quindi, preset a parte, le impostazioni da me scelte sono state le seguenti:

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Infine, premere OK per salvare la fotografia in JPEG e, a mio avviso deve essere ancora rielaborata. Io uso, per questo tipo di finitura, Camera Raw di Photoshop, un plug-in molto potente, intuitivo e veloce. Si possono modificare tutti i parametri di una foto ma qui limiterò a ritagliarla se necessario, ad aumentare il contrasto, gestire il bilanciamento del bianco e poco altro per dare alla nostra fotografia un effetto WOW.

 

 

 

 

 

Mostro altre fotografie di questo appartamento e spero che questa giuda possa essere utile a chi voglia approfondire questa tecnica fotografica.

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