Passeggiando con la Canon AE 1 Program
Ho ripreso dopo circa 20 anni il gusto di fare fotografie con una reflex a pellicola. Ho recuperato una Canon AE 1 Program con un obiettivo 50mm con f1.4, davvero luminoso.
Questa macchina, perfetta in tutte le sue funzioni, sembra uscita dalla fabbrica, ha ancora tutte le cromature nuove, non ha graffi e, sopratutto, funziona!
Vintage la macchina e vintage è stata la scelta della pellicola: Ilford HP5, un 400ASA bianco e nero.
Ho preferito un 400ASA perché essendo molto più sensibile di una pellicola 100ASA avrei potuto fare fotografie ben esposte anche in situazioni di scarsa illuminazione, ma con questa scelta, come vedremo più avanti, ho dovuto accettarne anche i limiti.
Taranto, la mia città, oramai solo nota per i suoi veleni, è un luogo ideale per gli appassionati di fotografie: ha il mare ovunque! Il Mar Piccolo, il Mar Grande, il Ponte Girevole (unico nel suo genere), il Castello Aragonese, la Città Vecchia e tanto ancora.
La mia passeggiata fotografica l’ho fatta nella zona dei pescatori, nella Città Vecchia. Un lunghissimo molo di circa un chilometro tra le barche tutte ancora rigorosamente in legno (quelle più grandi si chiamano paranze) ed i pescatori che nei giorni in cui non navigano, riparano le reti e riordinano tutte le loro attrezzature.
Per fortuna si lasciano fotografare senza problemi, si sentono un pò osservati anche perchè con la mia Canon la messa a fuoco è manuale come pure tutte le altre impostazioni, diaframma e tempi e per fare una foto ci vuole un pò di tempo, la giusta inquadratura, la regola dei terzi, mi metto in ginocchio o rimango in piedi? Il ritorno alla pellicola impone una riflessione allo scatto che non è assolutamente paragonabile a quello delle foto fatte con il telefonino dove, senza pensarci troppo, fai dieci scatti a raffica per sceglierne uno.
Invero, la Canon AE 1 Program può avere in automatico l’esposizione ed i tempi. In queste foto le impostazioni sono quelle di avere in automatico i tempi, mentre a me rimane la scelta dell’apertura dei diaframmi per governare a mio piacimento la profondità di campo.
Questo rullino 400ASA mi ha restituito fotografie perfettamente imperfette e con quel giusto tono di bianco e nero sufficientemente contrastato. Mi scuso con il giro di parole ma solo per significare che con la fotografia ora in uso, quella digitale, si è arrivati ad una tale accuratezza di colori, tonalità, profondità cromatiche che una foto risulta perfettamente perfetta.
Questa foto, per esempio, è stata scattata con una Fujifilm X T10 digitale.